Leggo l’interessante articolo dal blog di Pamela Ferrara da cui apprendo che nasce ufficialmente la definizione di WEB 3.0 con il suo inserimento in WikiPedia. Il mix di web semantico, intelligenza artificiale e Web geospaziale definiscono quindi un nuovo web, totalmente personalizzato, ottimizzato, interconnesso, intelligente e che riproduce fedelmente il mondo reale con mappe e ambienti 3D.
Mi colpisce la considerazione fatta sulla possibilità di determinare in anticipo il comportamento umano per poter prevedere quali prodotti immettere sul mercato.
Non mi stupisco minimamente per le possibilità tecnologiche in questo senso, ragiono però su un aspetto più “umano” e mi spiego meglio.
L’ intelligenza umana si è evoluta grazie ad un sistema di sperimentazione e apprendimento a retroazione basato su differenze tra quello che abbiamo in testa e quello che vediamo e sentiamo (esperienza sensoriale) e quello che desideriamo.
L’intelligenza umana funziona anche grazie agli errori introdotti dal livello di disordine presente nella massa di informazione sensoriale che ci raggiunge, dalla quale riusciamo a scremare le informazioni che più ci colpiscono, spesso perchè inaspettate.
E’ la sorpresa che ci stimola a selezionare e assemblare pezzi di informazione che compongono il ragionamento e la comprensione di ciò che accade.
Cercare di prevedere totalmente cosa vorremo, potrebbe significare quindi diminuire il numero di sorprese che troveremo sul nostro cammino, e la strada apparentemente più facile non è detto che sia sempre la migliore.
Filed under: futuro, geospaziale, intelligenza artificiale, semantico, web 3.0
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